23/01/12- Te Kuiti, New Zealand.
John Ravenscroft, from Te Kuiti, New Zealand, continues in his fight for giving something of new to our sport, simplifying the rules. He invented the GATED TRIAL.
It is something similar to the Open Free Trial, but simplified by having only one score for every gate overtaken (+5) and one score for every foot down (-1).
The observer must count the number of gates and multiply by 5 , then subtract the times the rider touches the ground. In case of fall or moving backward or braking the tape (all the cases actually indicated for fiving), he finished the section in that place, not loosing the points he had collected until that place. The IN gate and the END gate represented two valid gates, too.
Again at Te Kuiti, New Zealand, on the 15th of January there was the same competition, that last year we were lucky to enter. The land remind us to the Scottish as you can see. More riders came and appreciated the new system.
Who wants to be the first to try in Europe?
Contact the inventor if you need more detail, his website is www.trialscores.com.
23/01/12- Te Kuiti, Nuova Zelanda.
John Ravenscroft, di Te Kuiti, New Zealand, continua nella sua lotta per portare qualcosa di nuovo al nostro sport, semplificando i regolamenti. E' l'inventore del GATED TRIAL. (Spesso gli inglesi usano il termine GATE per indicare la porta , ovvero le 2 bandierine dove il pilota deve passare).
Il sistema e' un qualcosa di molto simile all'Open Free Trial, ma semplificato grazie al fatto di avere un solo punteggio per ogni porta superata(+5) ed un solo punteggio per ogni piede a terra (-1).
Il giudice deve contare il numero di porte superate e moltiplicare per 5, poi contare il numero di "piediï" e sottrarli al punteggio precedente. In caso di caduta o arretramento, o rottura della fettuccia (insomma i casi tipici del "cinqueï" classico), il pilota finisce la zona in quel posto, non perdendo i punti fino a quel posto acquisiti. Inoltre l'ingresso e l'uscita rappresentano due porte valide.
Nuovamente a Te Kuiti, Nuova Zelanda, dove l'anno scorso eravamo tra i piloti partecipanti, domenica 15 gennaio, su un terreno privato, che ricorda molto uno scenario scozzese, ha organizzato la sua gara. Un discreto numero di piloti e' intervenuto, apprezzando questo nuovo sistema
Insomma, ora sarebbe necessario fare una prova in Europa (In Italia?)
Se volete sapere di piu' ed avere dei consigli su come organizzarla, contattate l'inventore, sara' felice di aiutarvi. Qui il suo sito www.trialscores.com.