03/01/13 - NO "NON STOP" IN ITALY COMMENTED
We commented as wise decision what our National Federation took about the NON STOP rule. They decided not to apply it for the incoming season. But reading better the official press release, the Italian Federation says only its intention to postpone this change. Only after having well prepared organizers, observers, riders. Only after having made other experiments, other attempts in special competitions. Only reducing the level of the sections, (that means throwing away all the progress, all the spectacularity reached until now) we can return to the peaks of production touched in the 70’s and in the 80’s.
We know that the FIM is already working and has planned a meeting in Spain in these days to test this change and to specify more details. World riders, National Federation member in charge for taking decisions (who pays?) have been invited. In short other money, other time wasted! A sort of “déjà vu”! In 1997 at the Isle of Man, we were there! The day after the Trial des Nations, some tests were made in order to change the rules. Starting from then, how many times the rules changed? And which were the results? Errare humanum est, perseverare autem diabolicum! (Seneca said) It means : “the err is human, but to persist is devilish”! .
The Trials bike sales are not reducing because the Trial has become too much technical and only for few riders!
In Italy the main reason is that we do not have enough areas to practise! Anytime we go off road, we are persecuted as we were criminals! In the past in winter time we were more tolerated but now due to the economic crisis, the Environmental Police found easier get money from our pockets. We are outlaws from ever, because nobody do something to defend our rights. In Piedmont, the region where I live, the law lets the possibility to discuss on obtaining special areas where our sport can be practised. But it is necessary to produce a lot of documents and to face the old red tape. The money spent to make unnecessary experiments to fit the best rule should be spent on the contrary to sustain efforts made in this way. And all the factories, the importers, the dealers should be support them, because this is the only way to enlarge the number of trialists.
A second reason is tied to the diffusion. Still a problem that Trial has always suffered!
But now we have more powerful communication medias. Facebook, Twitter, YouTube allow us to make known to everybody how spectacular our discipline is, especially to whom still ignore the existence. So come on, let’s film the actions of the champions and publish them on the web. Video clips, photos, material that tickles one’s fancy and push the reader to come and see in the real.
And “above us” the FIM should work on making contracts with important TV netviews as Europort two years ago, which broadcast on air the world indoors (today X-Trials). Why to pretend the exclusive on filming if they can be watched only on the FIM-TV web site? Who watches at them? Only people already involved!
DIFFUSION and PLACES TO TRAINING are the topics to develop on . The Rules are good as they are (until last year). DO NOT WASTE STRENGTHS USELESSLY!
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La comunicazione di non applicare il NON STOP nella stagione in arrivo nel nostro Paese e’ stata saggia. Ma leggendo con più attenzione il comunicato della Federazione ci sembra di capire che si tratta solo di un rinvio. Che le motivazioni sono solo di non essere ancora pronti. Ci attende dunque un anno di esperimenti, di preparazione? Si devono istruire i tracciatori, i giudici, i piloti? Si deve dire loro che finora abbiamo scherzato. Dobbiamo buttare via tutto il progresso, la spettacolarità che il Trial moderno ci propone? Si deve abbassare il livello, rendere il trial meno tecnico, più abbordabile, più alla portata di tutti, perché mai? Solo così assisteremo ad un ritorno dei magici anni 70 ed 80, quando la nostra specialità aveva toccato gli apici come produzione e vendita di moto?
Sappiamo che la Federazione Internazionale e’ già al lavoro ed ha programmato un incontro in Spagna, con piloti del mondiale, con rappresentanti delle varie federazioni nazionali (chi li paga?), per mettere bene a punto questo nuovo regolamento! Quindi altro denaro, altro tempo perso a rifare quanto già sperimentato 15 anni fa. Sissignori, perché all’isola di Man, c’eravamo anche noi, era l’anno 1997 e già si parlava di cambiare il regolamento. Da allora quante volte e’ cambiato? E con che risultati?
Ma seerrare e’ umano, perseverare e’ diabolico! (Seneca dixit!)
Ci sembra di vedere i nostri politici che discutono sulla riforma elettorale. Non trovano un accordo e continuano a tenerla in agenda come di primaria importanza, mentre il Paese va a rotoli per tutta un’altra serie di riforme o leggi che non vengono approvate!
Scusate l’inciso politico, che chiudiamo immediatamente.
Le moto non si vendono non perché il Trial e’ diventato troppo tecnico, troppo alla portata di pochi! In Italia non si vendono perché non si sa più dove andare! Siamo sempre più considerati dei banditi. Ora che il Corpo Forestale e’ anch’esso vittima dei tagli della Spending Review, ha deciso di “fare cassa” con i trialisti. Del resto chi si allena con una moto da Enduro, sfreccia veloce ed e’ piu’ difficile fermarlo. Il trialista si ferma, posa lo zaino e si ostina per ore a darci allo stesso sasso, alla stessa radice. Una preda facile!
Nella nostra regione, il Piemonte, fino a pochi anni fa, i trialisti nella stagione invernale si trovavano intorno al campo di motocross di Baldissero, vicino a Pinerolo. Un’area che in passato era anche autorizzata, ma che poi per ragioni burocratiche, se n’e’ persa l’autorizzazione. Era un paradiso. Non dovevi neanche alzare il telefono per chiamare qualcuno con cui allenarti. Di sabato e domenica trovavi sempre gente. Perché non si riparte da qui? Lanciamo un’idea al CO.RE Piemonte, ma anche alla Federazione Italiana : spendiamo soldi (quelli delle nostre licenze tanto per intenderci) per azioni atte a guadagnare posti per la pratica. Anche le Case, gli Importatori, i Concessionari dovrebbero appoggiare queste iniziative. Se si vuole “allargare” il mercato, convincendo gente nuova a cimentarsi, a questi si deve poter offrire un numero sufficiente di luoghi dove praticare in assoluta legalità. A questi non importerà nulla se Bou farà una pietra meno alta, per via del regolamento NON STOP.
Un secondo motivo che da sempre ha rappresentato un freno all’espansione della nostra specialità e’ la diffusione. Adesso il progresso ci mette a disposizione mezzi di comunicazione molto potenti. Facebook , Twitter, YouTube ci permettono di farci conoscere anche ad un pubblico che ignora l’esistenza di una specialità motociclistica così spettacolare.
Coraggio, questo lo possiamo fare noi tutti, filmiamo i campioni e mettiamoli in rete. Filmati , fotografie , materiale che incuriosisca, che induca il lettore a provare a venire a vedere dal vero.
Mentre “in alto” la Federazione Internazionale dovrebbe attivarsi per sottoscrivere contratti televisivi con emittenti di valenza mondiale, come fece due anni fa con Eurosport, che trasmetteva in diretta gli indoor (oggi X-Trial). A cosa serve pretendere l’esclusiva delle riprese, se poi si possono solo vedere sul sito FIM-TV. Chi ci va? Solo gli appassionati, ed ecco ancora il gatto che si morde la coda!
DIFFUSIONE ed AREE PER PRATICARLO questi sono i temi da sviluppare. Il Regolamento va benissimo cosi’ com’e’! NON DISPERDIAMO ENERGIE INUTILMENTE!