11/10/21 - New opportunity to grow Italian Vintage World -
In many countries for several years the Vintage Trial has become a phenomenon of incredible dimensions.
In France 360 riders participate in races such as the Two Days of the Ventoux, in Spain in the Two Days of the Costa Brava entries are about 400. In England to go to the Two Days of the Isle of Man, you have to register a year in advance and it is not certain you succeed.
In these three countries with which it is right to compare, because together with Italy they have written the history of the Trial both as riders and as motorcycle manufacturers, there is great attention to a certain type of Trial, more accessible to everyone.
The cause is certainly not just one. From the simplicity of the sections to the possibility of using cheap bikes, or even the inability to keep up with a sport that has become too exasperated and in any case too different from what was in the past. Those who own both a modern and an ancient Trial bike, realize that the required guidance of the vehicles is very different, to obtain the maximum yield in the sections.
This rapid growth and interest in the past has fueled a fluid market of spare parts production, transformations and sometimes scandalous “fake” - but who can say? - of those bikes that have been famous in the hands of the idols in Trial history.
Italy is strangely in countertrend of this world. The Vintage Trial - with the exception of the Two Days of Prarostino, no longer organized after the tragic fatal accident of a spectator - has always been able to count on very modest numbers.
There is an Federation national championship that has tried this year to shake up the environment, changing the regulations, trying to simplify the work of the organizers by reducing it to just two categories. However, the system of grouping motorcycles of different seniority in a single ranking by giving coefficients with which to reduce or expand the penalties obtained, was not liked, especially by the owners of more modern motorcycles, therefore more penalized.
But this is not the reason for an always small number of participants, because in the past years there were the various categories, without the single ranking and yet the numbers did not change.
The only difference between the classic of the Pinerolo area, traditionally organized by the Gentlemen motorcycle club at the end of October is the regularization of the ancient vehicle, through registration in the FMI Historical Register. And coincidentally, in the aforementioned countries there is no such obligation. It is therefore legitimate to deduce that this bureaucratic aspect has always been holding back the expansion of this market in Italy.
The only way to prove if this is true would be to organize races open to all historic bikes with and without registers. With the Federation it is currently not possible, but with the ASI this constraint can be overcome. For this reason, the news of these days is an interest from that Sports Promotion Body which is enjoying considerable success in Piedmont and Veneto thanks to cost containment and organizational simplicity.
From a first approach with some organizers and profound connoisseurs of the world of the Vintage Trial, a regulation very similar to that in force at the French Vintage Trial Trophy championship was hypothesized, ie 4 categories and three courses of different difficulty. Subdivision between pre-65, pre-80, post 80 bikes and air-cooled single shock absorber. The races will always last two days to justify the movements throughout the national territory, with two separate rankings on Saturday and Sunday, competing for the trophy that should be called TATA (Trophy ASI Trial Antico).
Stay the obligation to feature at least 10 zones for two laps or a single lap of 20, for keeping uniqueness compared to other races. No non-stop: never existed at the time, it will be just forbidden to go back with the foot on the ground. Foreign riders could be enter taking the ASI licence, too. This is a draft, which is still being studied with the possible organizers and with the ASI management of Turin.
Word-of-mouth revealed that the environment is reacting very well to this initiative. Pilots will be able to apply for an ASI license, which this year cost 40 €. The organizers will not have to pay taxes to the organization and therefore will be able to use the registration fee of the riders entirely for the ever-increasing costs of organizing, such as insurance, ambulance, doctor, award ceremonies, etc. Lowering costs and reducing bureaucracy have always been a winning combination.
As the editorial staff of Phototrial we can ensure to give the maximum prominence on our site to this championship, considering it an excellent opportunity to grow the world of Trial Vintage, adapting it to the foreign one.
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Una "TATA" in aiuto del Trial, quello d'epoca!
Da diversi anni all'estero il Trial d'Epoca è diventato un fenomeno di dimensioni incredibili.
In Francia a gare come la Due Giorni del Ventoux partecipano 360 piloti, In Spagna alla Due Giorni della Costa Brava sono circa 400. In Inghilterra per andare alla Due Giorni dell'Isola di Man, ci si deve iscrivere un anno prima e non è detto si riesca.
In questi tre Paesi con i quali è giusto confrontarci, perchè insieme all'Italia hanno scritto la storia del Trial sia come piloti sia come Case motociclistiche, c'è una grande attenzione verso un certo tipo di Trial, più accessibile a tutti.
La causa non è sicuramente una sola. Dalla semplicità delle sezioni alla possibilità di usare mezzi acquistabili a buon mercato, o anche alla non capacità di stare al passo di uno sport diventato troppo esasperato e comunque troppo differente da quello di un tempo. Chi possiede sia un Trial moderno che uno antico, si rende conto che la guida richiesta dei mezzi è molto diversa, per ottenere la massima resa nelle zone controllate.
Questa incalzante crescita e interesse per il passato ha alimentato un mercato fluido di produzione di ricambi, di trasformazioni e “taroccamenti” alle volte scandalosi – ma chi può dirlo? - di quei mezzi che sono stati famosi nelle mani degli idoli della storia del Trial.
Di questo mondo è stranamente in contro tendenza la nostra penisola. Il Trial d'Epoca – fatta eccezione per la Due Giorni di Prarostino, non più organizzata dopo il tragico incidente mortale di uno spettatore – ha sempre potuto contare su numeri molto modesti.
Esiste un campionato nazionale FMI che ha tentato quest'anno di dare uno scossone all'ambiente, cambiando i regolamenti, cercando di semplificare il lavoro degli organizzatori riducendo a sole due categorie. Il sistema però di raggruppare moto di anzianità differente in un'unica classifica dando dei coefficienti coi quali ridurre o ampliare le penalità conseguite, non è piaciuta, soprattutto ai possessori di moto più moderne, quindi più penalizzate.
Ma non è questo il motivo di un sempre esiguo numero di partecipanti, perchè negli anni passati vi erano le varie categorie, senza la classifica unica eppure i numeri non cambiavano.
L'unica differenza tra la classica del pinerolese, organizzata del moto club Gentlemen tradizionalmente a fine ottobre è la regolarizzazione del mezzo antico, attraverso l'iscrizione al Registro Storico FMI. E guarda caso nelle nazioni suindicate non esiste tale obbligo. E' dunque lecito dedurre che tale aspetto burocratico sta frenando da sempre l'espansione di questo mercato nel nostro Paese.
L'unico modo per provare se è vero, sarebbe di organizzare delle gare aperte a tutte le moto storiche con e senza registro. Con la Federazione non è attualmente possibile, ma con l'ASI questo vincolo è superabile. Per questo motivo è notizia di questi giorni un interessamento da parte di quell'Ente di Promozione Sportiva che sta riscuotendo un notevole successo in Piemonte e nel Veneto grazie al contenimento dei costi e alle semplicità organizzative.
Da un primo approccio con alcuni organizzatori e profondi conoscitori del mondo del Trial d'Epocam si è ipotizzato un regolamento molto simile a quello in vigore al campionato francese Vintage Trial Trophy, ossia 4 categorie e tre percorsi di difficoltà diverse. Suddivisione fra moto pre-65, pre-80, post 80 e mono-ammortizzatore raffreddati ad aria. Le gare saranno sempre di due giorni per giustificare gli spostamenti su tutto il territorio nazionale, con due classifiche separate al sabato e alla domenica, concorrenti al trofeo che dovrebbe chiamarsi TATA (Trofeo ASI Trial Antico).
Resta l'obbligo di tracciare almeno 10 zone per due giri oppure giro unico di 20, per una maggior unicità rispetto ad altre gare. Niente no-stop: mai esistito ai tempi, sarà vietato l'arretramento col piede a terra. Si tratta di una bozza, che è ancora in fase di studio con i possibili organizzatori e con la direzione ASI di Torino.
Dal “passaparola” si è scoperto che l'ambiente sta reagendo molto bene a questa iniziativa. I piloti potranno richiedere una licenza ASI, che quest'anno costava 40€. Gli organizzatori non dovranno pagare tasse all'Ente e quindi potranno utilizzare la quota d'iscrizione dei piloti interamente per le spese, sempre più ingenti di assicurazione, ambulanza, medico di gara, premiazioni, ecc. Abbassare i costi e ridurre la burocrazia sono da sempre un binomio vincente.
Come redazione di Phototrial possiamo assicurare di dare il massimo risalto sul nostro sito a questo campionato, reputandolo un'ottima occasione per far crescere il mondo del Trial Vintage, adeguandolo a quello straniero.