08/10/24 - Il TATA chiude il terzo anno a Monte San Giovanni in Sabina
Ultime due gare del TATA (Trofeo ASI Trial Antico) lo scorso week-end a Monte San Giovanni in Sabina, Rieti a conclusione della terza edizione di questo campionato riservato al Trial d'Epoca. Come da consuetudine una calda accoglienza da parte del Monte Pizzuto Trial Team e un gran bel lavoro per tracciare le 10 zone disseminate su un trasferimento decisamente trialistico. Il meteo sfortunatamente – come successo sovente in questa stagione – ha complicato la vita dei piloti al sabato per gli scrosci di pioggia e alla domenica per il terreno diventato molto pesante, con zone modificate per offrire spunti in più ai partecipanti.
Ancora la regia tecnica di Maurizio Aluffi, considerato il deus-ex-machina del Trial in centro Italia, mentre l'organizzazione di tutti gli altri aspetti sono ricaduti sul presidente dell'associazione David Nobili.
Entrambi si aspettavano una maggior partecipazione, considerato soprattutto che il Trofeo, al suo terzo anno, ha potuto contare su ben 103 piloti che nell'arco delle sue 6 prove di due giorni ciascuno, hanno preso punti per il campionato. Solo 35 si sono presentati al via a questo evento, complice alcune concomitanze e ovviamente i costi di trasporto per quelli di maggiore lontananza.
Un vero peccato perchè i non presenti si sono persi la consueta festa di fine serie con gli appetitosi arrosticini del gruppo abruzzese, i formaggi dal Piemonte e il prosecco dal Veneto, ma anche la premiazione del campionato dei primi 3 di ogni categoria – ben 5 per ogni livello – e quella delle squadre.
La chiusura dellla stagione induce a bilanci e proposte per il futuro e i membri del Comitato del TATA presenti all'evento hanno iniziato a scambiarsi le proprie considerazioni in attesa di definire come procedere nel Trofeo 2025.
Innanzitutto le prove diventeranno solo più 4 o 5, sempre di due giorni, perchè sentendo le opinioni dei partecipanti è meglio ridurre gli impegni, lasciando spazio anche ad altre gare o semplicemente ai doveri familiari dei medesimi. Sulle difficoltà si vuole insistere nella riduzione, soprattutto per i livelli giallo e verde. L'obiettivo è fare in modo che chi vince giri a zero o con pochissimi punti. Si deve superare una radicata convinzione di chi organizza: la capacità del tracciatore è di indurre i piloti – anche i più bravi – a mettere giù i piedi nelle zone. Ammesso che tale dogma possa essere valido per il Trial moderno, non lo è in modo assoluto per quello d'epoca.
Un esempio? Questa volta non citeremo i soliti cugini transalpini, ma la Leven Valley Two Days che si è svolta 3 settimane fa in Scozia. Una sorta di equivalente della Scottish Pre-65 ma aperta a tutte le moto a due ammortizzatori. Due giorni con due giri completamente differenti: 30 zone a giorno. Ben 5 piloti hanno concluso la gara a zero. Non si trattava di una “passeggiata” perchè un certo Dougie Lampkin che partecipava con un Bultaco del padre Martin è arrivato 22-esimo avendo totalizzato 5 punti Eppure ci sono stati 280 piloti al via. Il Trial è anche questo: abilità di non sbagliare e rimanere concentrati per tutta la gara. Solo in questo modo altra gente si potrà facilmente avvicinare, meditate...
foto di Agnese Andrione e Cinzia Francia
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The TATA ended its third year in Monte San Giovanni in Sabina
Last two races of the TATA (ASI Antique Trial Trophy) last weekend in Monte San Giovanni in Sabina, Rieti - center of Italy - at the conclusion of the third edition of this championship reserved for the Vintage Trials. As usual, a warm welcome from the Monte Pizzuto Trial Team and a great job to trace the 10 sections spread over a decidedly trialistic loop to do twice. The weather unfortunately - as has often happened this season - complicated the life of the pilots on Saturday due to the rain showers and on Sunday due to the terrain becoming very heavy, with sections modified to offer additional ideas to the participants.
The technical director was once again Maurizio Aluffi, considered the deus-ex-machina of Trials in central Italy, while the organization of all other aspects fell to the president of the association David Nobili.
Both expected a greater participation, especially considering that the Trophy, in its third year, was able to count on 103 riders who, over the course of its 6 rounds of two days each, gained points for the championship. Only 35 showed up for this event, due to some coincidences and obviously the transport costs for those further away.
A real shame because those not present missed the usual end of series party with the appetizing kebabs from the Abruzzo group, the cheeses from Piedmont and the prosecco from Veneto, but also the championship award ceremony for the top 3 in each category - 5 for each level - and that for the teams.
The closing of the season leads to assessments and proposals for the future and the members of the TATA Committee present at the event began to exchange their considerations while waiting to define how to proceed in the 2025 Trophy.
First of all the rounds will become just 4 or 5, always lasting two days, because hearing the opinions of the participants it is better to reduce commitments, leaving room for other competitions or simply for their family duties. They want to insist on reducing the difficulties, especially for the yellow and green levels. The objective is to ensure that those who win laps with zero or very few points. A deep-rooted belief of those who organize must be overcome: the tracker's ability is to induce the pilots - even the best - to put down their feet in the sections. Granted that this dogma may be valid for modern trials, it is not absolutely valid for period trials.
An example? This time we will not mention the usual transalpine cousins, but the Leven Valley Two Days which took place 3 weeks ago in Scotland. A sort of equivalent of the Scottish Pre-65 but open to all two-shock bikes. Two days with two completely different loops: 30 sections per day. Five riders cleaned all the race. It wasn't a piece of cake, because a certain Dougie Lampkin, who participated with a Bultaco owned by his father Martin, finished 22nd having scored 5 points. Yet there were 280 riders at the start. The Trial is also this: the ability to not make mistakes and stay focused throughout the race. Only in this way can other people easily get closer, think about it...
photo by Agnese Andrione and Cinzia Francia