VENITE TUTTI IN VALCHIAMPO
Arriva il mondiale in Italia, non perdete l'occasione
Arriva il Mondiale! C'è la prova Mondiale in Italia. Può cadere il mondo ma quella domenica, quel week-end saremo tutti lì! Un tempo, non poi così lontano, questo accadeva un po' in ogni nazione cui toccava organizzare la tappa del campionato del mondo: tutto l'ambiente trialistico veniva coinvolto e si mobilitava per essere presente. Succedeva soprattutto nelle nazioni, che possono vantare una maggiore tradizione. Invece da due o tre anni a questa parte non è più così.
Sarebbe facile tirare in ballo il regolamento non stop, che priva sicuramente di parte dello spettacolo, ma non si tratta solo di questo. Innanzitutto c'è che, rispetto ad una volta in cui i campioni si potevano avvicinare solo in quell'occasione, oggi sembrano a tutti più familiari. Merito del progresso. Con i video presenti su Youtube o su Facebook non si riesce ancora a raggiungere quella maggioranza che del Trial ignora l'esistenza, ma il mondo degli appassionati sì.
Oggi vengono caricati in rete anche le clip degli allenamenti, poi quelle ufficiali delle Case quando lanciano una nuova moto, infine nelle gare importanti, c'è sempre almeno un video amatore che provvede. Dunque vedere i campioni dal vero ha perso un po' di interesse.
Ma oltre al regolamento ed alla maggiore informazione, c'è dell'altro. Si tratta di un malessere che parte dalle nuove leve, tranne rispettose eccezioni. A dire il vero anche in passato c'era chi sosteneva che è meglio praticare che guardare. Ma oggi più che mai si sta perdendo il desiderio di osservare, di carpire i segreti dei fuoriclasse, così come di pazientare che arrivi il proprio momento. Non si può aspettare. Non c'è il tempo, il mondo va troppo in fretta per frenare, se ti fermi sei perduto. L'importanza di acquisire esperienza, anche solo dalla visione dei passaggi di quelli più bravi viene spesso messa in discussione.
Morale? Nell'ultimo Mondiale in Italia organizzato ad Alagna, Piemonte, due anni fa, la cornice di pubblico si è decisamente assottigliata. Tanto da far riflettere i moto club potenzialmente in grado di intraprendere un'impresa di questo tipo, sull'opportunità o meno di candidarsi per l'anno successivo. Di fronte ad un possibile flop, la FMI aveva optato per un anno sabbatico nel 2015, con motivazione ufficiale quella del difficile reperimento di club disposti a prendersi l'impegno.
Ora siamo alla vigilia della prova mondiale italiana, due anni dopo l'ultima disputata. C'è da augurarsi che la risposta dell'Italia trialista sia contro corrente, sia ancora quella in cui appassionati di ogni provenienza, magari incontrati in qualche altra gara nella penisola, si davano appuntamento per quest'occasione. E' troppo importante per tutto lo sport che non ci sia dispersione tra i praticanti. Oltretutto saranno di scena anche le donne, quindi un motivo in più per vedere di persona i progressi delle migliori specialiste internazionali. E poi non dimentichiamo che i nostri paladini hanno sempre bisogno di un incoraggiamento. Ci vediamo in Valchiampo questo fine settimana?
(da Motosprint n.35 - 30 agosto / 05 settembre 2016)