..............................

ISOLA 2000, UN FLOP ANNUNCIATO

Lo smacco del Trial Delle Nazioni senza pubblico

Due Trial Sprint fa avevamo sottolineato l'importanza di presenziare agli eventi di rilievo, come ad esempio la prova del Mondiale in Italia. Un invito, da parte nostra, che di certo ha agevolato la folta presenza di pubblico, sotto gli occhi increduli dei personaggi importanti della FIM e delle Case, quasi rassegnati a prove mondiali di basso profilo.
E’ passata una settimana e nel Trial delle Nazioni - appuntamento che da tradizione chiude la stagione outdoor e dal quale ci si aspetta sempre il massimo di impegno da parte dei fortunati organizzatori - sono riaffiorati i problemi di sempre. Scarso pubblico, paddock molto approssimativo, segnaletica dei servizi insufficiente, poca pubblicità all'evento.

La località di Isola 2000 - in territorio francese, ma a pochi km dal Colle della Lombarda in provincia di Cuneo - si prestava ad un'invasione di tifosi italiani, vista la distanza contenuta da Torino. Ed in effetti un comunicato stampa della nostra Federazione esortava gli appassionati nostrani ad accorrere in massa. Peccato che in Val d'Aosta fosse stata inserita una prova del campionato regionale, e quindi buona parte dei trialisti “bogia nen”, normalmente poco inclini a sobbarcarsi lunghe trasferte per vedere prove mondiali, ma eccezionalmente disposti ad invertire la tendenza per una Francia molto vicina, si sono dovuti assoggettare al dovere primario di piloti. E onorare, quindi, il campionato a cui si sono iscritti. Per fortuna anche degli organizzatori valdostani: quel minimo di partecipanti ha garantito loro di salvarsi dalle spese.
Dunque il pubblico italiano, che nella medesima località ma in altre prove mondiali ed europee del passato aveva sostenuto i piloti nostrani, è stato molto scarso. Non sono mancati gli irriducibili appassionati, ma avrebbero potuto essere molti di più. Ci consola soltanto che dal lato francese ne sono venuti anche di meno, causa una campagna pubblicitaria deficitaria e una location scomoda un po' per tutte le province transalpine. Aggiungiamo anche di una lite fra due club di quella zona, uno organizzatore (il Moto Club Grasse) e l'altro di Nizza (il Moto Club La Gaude) ed ecco che nelle zone il pubblico era per lo più quello a seguito dei partecipanti.

Il Trial delle Nazioni raccoglie sempre 22-24 team di altrettanti Paesi, muovendo un discreto numero di persone tra gli addetti ai lavori. La tradizione prevede una sfilata nella località teatro della scena, anche per incuriosire qualche spettatore di passaggio. Ad Isola 2000, centro turistico quasi deserto in settembre, qualcuno avrebbe potuto prevedere che questo aspetto non sarebbe stato ottemperato.
Dulcis in fundo la presentazione è avvenuta sotto un tendone di dimensioni ridicole, che ha impedito ai ritardatari (sempre fra gli addetti ai lavori) di avvicinarsi. Insomma siamo passati dalle stelle alle stalle in una settimana. Riscirà il prossimo anno il promoter Jake Miller a cancellare situazioni del genere?

(da Motosprint n.38 - 20/26 settembre 2016)

------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------
...peccato perchè se il pubblico fosse venuto...

---------------------------------------------------------------------------------------