RIETI PARADISO DELL'OFF ROAD
Tante aree aperte alle moto grazie al club Tre Valli
In provincia di Rieti, nel territorio della Sabina, si respira un’aria differente rispetto agli ormai abituali conflitti fuori stradisti-ambientalisti del nord Italia. Sarà che i numeri dei potenziali “fuorilegge” non sono ancora così grandi da diventare pericolosi, sarà una maggiore propensione all’accoglienza e alla socializzazione - innata nella popolazione del centro e sud Italia - di sicuro il merito è anche del grande lavoro svolto dal moto club 3 Valli in Val Canera.
Un lavoro che riguarda diverse aree autorizzate in modo permanente, che si estendono per chilometri quadrati su più comuni. Qualcosa di simile esiste anche in Piemonte nelle Valli del Canavese. Per accedervi è necessaria una registrazione preventiva: quindi, comunicare le proprie generalità e avere una moto regolarmente targata ed assicurata.
Poi il visitatore ritirerà un pettorale lasciando una cauzione di 25 €, che sarà restituita alla riconsegna. Qui si organizzano parecchie gare, anche a livello nazionale come il Campionato Italiano a Monte San Giovanni due anni fa. La collaborazione con le autorità è garantita - oltreché dall’evidente minimo impatto ambientale che la nostra specialità lascia - dalla sinergia fra sport ed economia.
Proprio la gara di campionato italiano ha permesso agli operatori economici di trarne ottimi benefici. Il Deus ex Machina di questa realizzazione è Maurizio Aluffi,direttore della Confartigianato Imprese di Rieti, nonchè grande appassionato da una quarantina d’anni ed ancora pilota di discreto livello.
“Lo sport - ha speigato Aluffi - è sempre più lo strumento che ci permette di creare comunicazione, convivenza, condivisione e socialità , senza però dimenticare che attività sportiva significa anche lavoro, industria e fatturato, oggi più che mai utili sostenitori per il rilancio economico del nostro Paese e di grande contributo per lo sviluppo del PIL, soprattutto se si considera che il 70% della produzione nazionale del settore viene esportata”.
Dunque il Trial visto anche come promozione turistica in aiuto a chi vuole combattere la crisi economica con ogni mezzo. Tutta l’area interessata dalla manifestazione per l’occasione era diventata “albergo diffuso” a dimostrazione di quanto la gente del luogo possa essere ospitale e ci tenga a lasciare un buon ricordo a chi ha avuto modo di conoscerla. In pratica oltre alle sistemazioni in albergo chi possedeva una casa sufficientemente grande si è improvvisato titolare di Bed & breakfast.
Una delle cittadine in cui l’area, la più grande, si sviluppa è Cittareale, situata a pochi km da Amatrice, epicentro del recente terremoto. Lo stesso moto club che si è reso disponibile ad entrare a breve a far parte della Protezione Civile, è stato di grande aiuto nel portare i primi viveri ai villaggi colpiti, dato che al cospetto di strade comunali distrutte, i luoghi erano raggiungibili soltanto con moto da Enduro e da Trial.
(da Motosprint n.42 - 18/24 ottobre 2016)