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IN GARA CON LO SMARTPHONE

Regole e tempi della specialità attirano le generazioni sempre on line

Troppo spesso abbiamo constatato come il Trial non attragga i giovani. In altre realtà come quella giapponese ne hanno preso atto e si sono anche orientati a cercare nuovi proseliti tra la gente di mezza età. In fondo il Trial ha la grande fortuna di essere uno sport praticabile anche molto avanti con gli anni, perché non conta la velocità ed il livello di ostacoli è pura scelta del soggetto che si cimenta.

Di conseguenza le cadute, anche se all'ordine del giorno, sono sempre di lieve entità, ammesso di utilizzare quei piccoli accorgimenti, come ginocchiere, paraschiena, eventuali gomitiere. Ma sperando soltanto nelle persone adulte, una specialità non può esplodere. Se la vita del Trial potesse venir sintetizzata su assi cartesiani, finora la curva che più la rappresenta è una sinusoide - con l'apice in campo positivo già toccato - in discesa verso il fondo in quello negativo. Per avvicinare i giovani, naturale linfa di ogni sport, serve ragionare come le nuove generazioni, sempre connesse.
E partendo da qui possiamo affermare che il Trial è il vostro sport, perchè consente di non interrompere mai la connessione con il proprio social network. Se giocate a Calcio, il coach negli allenamenti vi costringe a lasciare il cellulare negli spogliatoi per almeno 45 minuti di un tempo: non si può postare nulla, né replicare a chi vi ha taggato! Se scendete in pista, prove o gara, si tratta di interminabili minuti, anche ore, senza toccare il vostro telefonino. Idem se scegliete le piste di Motocross. Tempi lunghissimi in cui non si leggono notizie. Una situazione che vi crea ansia e vi fa sentire tagliati fuori da mondo.

Con il Trial non si corre questo rischio. Nei trasferimenti il rumore della moto è talmente contenuto che la suoneria associata ad un eventuale messaggio lo può sovrastare. Vi potete fermare e rispondere anche in mezzo al bosco, tanto il tempo di gara non conta. Ed eccoci alla zona. Qui vi fermate veramente, appoggiate la moto ad un albero. La esaminate a piedi. Nessun regolamento (per ora) vieta di camminare in zona messaggiando al cellulare: è pur sempre meno pericoloso che farlo al volante, come spesso assistiamo!
Nulla vi vieta di scattare due foto e postarle on line, corredate da un'emoticon. Ai vostri followers non potrà che far piacere... Quando è il vostro turno, purtroppo il fedele compagno andrà riposto nello zaino o nelle tasche. Ma si tratta in fondo di soli 90 secondi. Poi un altro tratto di trasferimento. Meditate gioventù sempre connessa, solo il Trial può regalarvi questo!

(da Motosprint n.46 - 15/21 novembre 2016)

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