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CHIUSURA COL PASSATO

In Italia non c'è passione per le gare con moto d'epoca. Mentre all'estero ...

Il Trial d’epoca è in continua espansione, dunque decisamente in contro tendenza rispetto al Trial moderno. Ma lo è in particolare fuori dai nostri confini. In Italia, pur essendoci una serie nazionale da decenni, il numero di partecipanti è più o meno lo stesso, di molto inferiore a quello delle gare in Spagna, Inghilterra e Francia. Da noi negli Anni ‘80-90 la concentrazione maggiore di Trial d’epoca si aveva a Prarostino (TO), con una classica di due giorni a fine ottobre. Più di 200 i partecipanti e si poteva correre anche con moto moderne a patto che “d’epoca” risultasse il pilota che, da 40 anni in su, beneficiava di “abbuoni”. Purtroppo la gara ebbe un epilogo amaro per un incidente mortale accaduto a uno spettatore e alle conseguenze giudiziarie. La vicenda si chiuse con un risarcimento alla famiglia del defunto, da parte dell’assicurazione gara, e con l’assoluzione di pilota, giudice di zona, direttore di gara e presidente del MC organizzatore, chiamati a pagare le spese processuali. Da allora non si è più corso a Prarostino, ma quest’anno ci sarà un ritorno con una prova del regionale.

Il successo di quella gara atipica era dovuto in primis alla capacità degli organizzatori di tracciare zone alla portata di tutti e allo stesso tempo non banali. Ma, soprattutto, alla possibilità di correre, senza licenza, per piloti non più giovanissimi, come molti ultra sessantenni ed anche settantenni, consentendogli di misurarsi alla pari con gente più giovane, grazie agli abbuoni guadagnati per l’età. Molti di questi, però, si guardavano bene dal partecipare con una moto vecchia: perché soffrire come un tempo, con l’aggravante dell’età, quando l’evoluzione tecnica gli metteva a disposizione gioielli superleggeri e performanti?

Questo ragionamento non ha mai trovato applicazione nel paese che ancora può vantare un’eccellenza in questo settore: la Gran Bretagna. Qui le gare hanno oggi aperto anche a moto più recenti, ma limitandole a quelle con due ammortizzatori e dividendole per fasce d’anni di costruzione; e non esistono problemi di ricambi, perché ci sono appassionati capaci di ricostruire alla perfezione ogni pezzo, di ogni marca. In Francia si svolge tutti gli anni a Mont Ventoux una gara a squadre che vanta al via 360 piloti, tutti rigorosamente su moto d’epoca. Da noi i numeri sono molto più modesti: non più di quaranta persone con antiche reginette del Trial. Siamo più sensibili al detto “ti piace vincere facile”?

(da Motosprint n.10 - 07/13 marzo 2017)

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