Servono scuole di Trial per attirare nuovi adepti. L'esempio de I Piccolotti
Torniamo sul discorso scuole su cui - lo abbiamo detto più volte - Case e Federazione dovrebbero investire risorse. Le quisquilie sui regolamenti hanno solo diviso l'ambiente e fatto perdere tempo e denaro, se si pensa alle tante prove fatte prima di adottare il no-stop al Mondiale. Se solo ci fosse stata una comunione di intenti nel programmare uno sviluppo di questo sport, attraverso un lavoro di diffusione e permettendo ai curiosi di provare le moto, oggi potremmo avere una base più numerosa, linfa di ogni sport.
E' il turno della scuola dei Piccolotti, il nome è un misto tra il cognome del Tecnico Federale di 2° livello, Ennio Piccolotto, e la platea a cui si rivolge : i ragazzini dai 7 anni in su. La sede estiva è Pragelato, a 1500 metri di altitudine ed a una settantina di km da Torino. Nei pressi del campeggio e del maneggio esiste un'area autorizzata con piccoli ostacoli artificiali. E' qui che visitatori occasionali sono attirati dal vederne all'opera altri, già ingaggiati per una semplice ora dimostrativa. Non necessariamente sono i giovani a voler provare.
La scuola non è solo attiva nella bella stagione. Sia in autunno come in primavera, gli allievi di turno vengono divisi in gruppi di 5-6 persone a cui viene proposto un corso base ed uno avanzato della durata di 5 sabati. Ogni giornata di corso prevede più o meno 6 ore con un intervallo per un veloce spuntino. Il luogo è itinerante nelle aree autorizzate nella zona intorno a Pinerolo. Ci sono anche moto in affitto. Le informazioni si trovano sul sito www.ipiccolotti.it e sulla relativa pagina in Facebook.
Ennio Piccolotto vanta un'esperienza pluriennale nell'insegnamento - le prime scuole risalgono alla metà degli anni 90 - ed ha una particolare predisposizione nello spiegare nel minimo dettaglio tutti i primissimi movimenti che i neofiti, i "piccolotti", cui si rivolge la scuola, dovranno fare. Piccolotto non è un campione blasonato, tuttavia ha la peculiarità di abbracciare l'utenza che muove i primi passi, quella più ricca di amici completamente digiuni di questa specialità, sui quali è lecito sperare in un possibile coinvolgimento.
Non dimentichiamo che il più grave errore nel voler attirare nuovi adepti è far vedere a loro solo le evoluzioni di Bou & company, perchè si rischia di spaventarli e di scoraggiarli. Ma per far sapere che c'è anche un Trial molto più fruibile, non si deve demonizzare quello al top, con regolamenti tendenti a limitarne il progresso, basta divulgare anche queste notizie di scuole.