In Belgio la culla della specialità offre ancora gare a misura d'uomo
Bilstain è una località che belga che gli esperti di Trial conoscono bene, qui sembra che il tempo si sia fermato.
Nell’ultimo week-end di aprile si è corso due giorni di Campionato Europeo nell’immensa tenuta privata della famiglia Crosset, a pochi km dal confine tedesco. Negli anni settanta ed ottanta, era una tappa obbligata del Mondiale. Il Belgio vantava un nutrito gruppo di piloti, tra loro Eddy Lejeune , tre volte campione del mondo con la prima 4 tempi iridata, la Honda Repsol. Poi, per qualche “incomprensione” fra FIM ed organizzatori, ai tempi dell'introduzione del tempo limite per zona, la sede belga del mondiale era stata spostata a Mons, per poi passare al circuito di Spa-Francorchamps, prima che si abbandonasse del tutto il Paese. Ora grazie al Campionato Europeo, la collaborazione tra il club e la federazione è ripresa.
Ma a Bilstain il Trial non ha mai smesso di esistere, con gare di ogni tipo, classiche, d'epoca, di campionato belga. E lo spirito dei giudici di zona o dei commissari di gara non è cambiato. Per rendere l'idea, cito un' esperienza personale. Una ventina di anni fa mi capitò di partecipare al sabato antecedente alla prova mondiale ad una gara di moto d'epoca. Avevo con me un Bultaco promesso in vendita ad un amico tedesco, ma non sapevo della gara. In fretta e furia feci l'iscrizione a gara già in corso. C'erano 12 zone e due giri. Arrivando alla zona 12, non ho più visto nessun giudice. Tornato alla partenza, li ho scoperti tutti a pranzo. Dopo le costine e gli abbeveraggi d'uopo, sono tornati ed ho proseguito la gara!
In questo Europeo ho ritrovato personaggi di allora e l'ambiente non è affatto cambiato. Spesso una bottiglia di vino ha accompagnato il loro lavoro. C'è stato anche chi ha portato il barbecue o chi si è acceso un fuoco solo per riscaldarsi. Nessuno di questi “controlleurs” come vengono indicati qui, ha vissuto momenti di stress.
Anche il personale del club adibito ad altri incarichi lo ha fatto nel più sereno dei modi, col sorriso sulle labbra , un comportamento sempre più raro nella gare di alto livello, soprattutto nel circus del mondiale.
Che sia questa la giusta dimensione del Trial? Tanto i valori in campo non cambiano. Con una esagerata richiesta di professionalità, quando si ha a che fare con personale esclusivamente composto da volontari, si rischia di collassare …