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UN MONDO PARALLELO
Il Trial d'Epoca vive a modo suo, senza interesse per il presenteIl mondiale è ripartito e da più di un mese sono ripresi tutti i più importanti campionati nazionali. Ma tutto questo non interessa più di tanto il mondo del Trial Vintage, ossia del Trial d'Epoca. Sembra trattarsi di un mondo parallelo. Se vi capita di avventurarvi in un paddock improvvisato, con sistemazioni precarie spesso nella piazze o vie dei paesi che li ospitano, troverete mezzi di ogni tipo, per tutte le borse. C’è il camperone dotato di tenda grande a sufficienza per ospitare a cena gruppi di piloti amici. Ma anche il furgone adattato a camper, con le moto legate fuori con una catena. E che dire del carrello moto o del portamoto singolo attaccato all’auto dietro? Con pernottamento in tenda, piantata accanto alla macchina? Tutto pur di restare in gruppo, con la stessa gente con cui si andrà a condividere la gara, quasi sempre di due giorni per giustificare le distanze.
Poco tempo fa si è svolta, in Piemonte una manifestazione alla quale sono intervenuti tanti appassionati stranieri: l'Ossa Day, con sede di partenza a Campo Canavese. Al sabato è piovuto intensamente dall’inizio alla fine, ma nessuno si è lamentato, nè tirato indietro. Si sono visti inglesi attempati ed anche un paio di signore a bordo di quella fantastica Yamaha Majestic o del BSA C15 4 tempi, o della 2 tempi James. Un francese si è presentato con un Ariel 500. Diversi Guzzi Stornello di appassionati italiani. Tanti svizzeri, qualche tedesco.
Tutti con età media sui 50 anni e tutti accomunati da una grande, grandissima passione: il Trial. Ma attenzione quel Trial , quello di quegli anni : dal 1960 al 1980, fin quando le moto avevano due ammortizzatori. Le nuove moto estremamente tecnologiche, superleggere, agili, prive di sella e super potenti non piacciono. Non sono disposti a tradire il loro amore e provvedono con la massima cura sia alla piccola manutenzione sia a quella a lungo termine. E si trova di tutto.
Esiste un mercato di ricambi completo con specialisti che hanno provveduto a rifare gli stampi di parafanghi, fiancatine, per non parlare di corone, pignoni , forcelle, ganasce dei freni e particolari dei motori. Dalle pesanti 4 tempi inglesi pre-65 BSA, Triumph, alle 2 tempi spagnole classiche, Ossa, Bultaco e Montesa e le italiane degli anni d'oro, Fantic, SWM, Garelli, Italjet.
La loro risposta all'evoluzione tecnica sia di mezzi che del modo di guidare è stata di ... ignorarla e continuare con quella con la quale hanno mosso i primi passi, quel modo di guidare che non prevedeva l'uso della frizione, in cui non si facevano saltare le moto a suon di spostamenti, quel Trial che era sicuramente più fruibile e che continuerà ad esserlo solo in questo mondo Vintage.
(da Motosprint n.20 - 16/22 maggio 2017)
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