Impegnative, divertenti e conviviali: le Mulatrial attirano gli appassionati
Le Mulatrial sono un prodotto italiano che non conosce crisi. Queste manifestazioni non competitive sono letteralmente esplose nel nostro Bel Paese e continuano ad attirare centinaia di appassionati. Gente che al contrario non prova interesse nel partecipare alle gare. Del resto sono eventi più facili da organizzare, perché non richiedono la delicata costruzione delle zone controllate, con la scelta oculata degli ostacoli alla giusta portata delle varie categorie. Poi non è necessaria la presenza di giudici qualificati per assegnare le penalità ai concorrenti e, non essendoci classifica, non serve neanche la parte di segreteria del moto club che si occupa di redigerla.
Aggiungiamo che si pagano meno tasse nelle richieste alla Federazione. E che il personale motorizzato del moto club, invece del sacrificio di trasformarsi in giudice di zona per l'intera giornata, può scorrazzare liberamente sul percorso, magari aiutando nei punti critici i meno abili.
Qualche complicazione emerge con la richiesta dei permessi nei Comuni interessati, perché per fare in modo che la Mulatrial abbia successo ed i partecipanti possano tornare ancora più numerosi l'anno seguente, il percorso deve assolutamente essere impegnativo e “trialistico”. Spesso nelle Mulatrial più famose, vi sono due o tre deviazioni in certi tratti, che presentano difficoltà differenti , ma sempre alla portata di tutti. Non manca mai almeno un punto di ristoro, dove condividere intorno ad un tavolo le esperienze con persone che parlano la tua stessa lingua, di chi ha in testa la stessa passione.
Dalla parte di chi si cimenta non c'è lo stress che comporta la competizione e soprattutto non è richiesto avere una licenza e neanche una tessera FMI, perchè se il moto club lo prevede, può assicurare anche quelli sprovvisti di alcunché riconoscimento federale, pagando un forfait ragionevole e poi chiedendo al partecipante 5 euro in più nella tassa di iscrizione.
I numeri di partecipazione sono spaventosi. La palma della reginetta va sicuramente alla Mulatrial del Mare, che da 10 anni a questa parte si svolge sempre in gennaio sui comuni di Albenga, Alassio e Andora, in Liguria. Si sono contate quasi 700 unità. Mediamente non si scende sotto i 500. La Liguria è la regione che si presta di più a questo tipo di manifestazioni, perchè grazie al suo clima, può utilizzare date invernali, libere da ogni possibile concomitanza.
Mulatrial dunque sempre in crescita in contrasto con la precaria salute delle gare regionali, almeno in certe regioni. In Piemonte, regione pioneristica del Trial italiano, in 15 anni si è passati dai 180 piloti di una gara di campionato regionale, ad una settantina.