..............................

IL RE ABDICA: TEOBALDI SALUTA

Il Comitato perde il grande veterano, la sfida verrà raccolta da Lunardini

Colpo di scena ai vertici del Trial in Federazione. Albino Teobaldi il responsabile del Comitato Trial abbandona la scena e rassegna le dimissioni. Teobaldi (che sarà sostituito da Lunardini) è la persona che in Italia conosce meglio il Trial senza ombra di dubbio. Vanta un passato da pilota ai massimi livelli, basti ricordare le battaglie con Tosco, Baldini e Adamoli negli anni 70. Sua anche la miglior prestazione (un 17° posto) alla prima prova di mondiale disputata in Italia, nel 1975 al Monte Vandalino. Poi un percorso da organizzatore esperto di indoor nei numerosi internazionali di Torino, da concessionario di varie marche, nonché presidente di un moto club dell'ente di promozione UISP, negli anni 80, quando in Piemonte c'era una mai sottoscritta collaborazione con la FMI, per evitare di pestarsi i piedi reciprocamente.

Braccio destro di Giulio Mauri nel comitato Trial di tempi più recenti, ne ha dovuto fare forzatamente le veci nel 2012, anno in cui Giulio passò inaspettatamente a miglior vita. Avrebbe dovuto solo portare a termine quella stagione in attesa di una nuova figura che rivestisse la massima carica ed invece è rimasto lui, acquisendo piano piano le conoscenze attinenti a quel ruolo.
Dotato di un gran senso pratico ha fatto valere la sua esperienza di tecnico, in grado di trasformare ostacoli naturali in zone controllate adatte a tutte le borse: dal neofita al campione. Grazie al rispetto, dovuto per il suo passato di pilota, ha anche fatto sentire la sua voce, opponendosi al regolamento no stop che la FIM avrebbe voluto imporre sulla nostra penisola. Non si è tirato mai indietro quando era necessario lavorare, entrando nella parte ed aiutando il moto club in procinto di organizzare una prova importante, spesso in campo internazionale per evitare al nostro Paese brutte figure. Come tutti quelli che hanno la fortuna di svolgere un lavoro che è anche la propria passione non ha mai avuto il tempo per fermarsi un attimo, per staccare, per distrarsi, per riposarsi. Mai un week-end libero da impegni.

Quando poi un giorno le critiche sono diventate troppe, poiché accontentare tutti non è mai possibile, forse è giunta l'ora di pensare in primis alla propria salute. Anche noi gli abbiamo puntato il dito contro, per la sua scarsa considerazione del settore della comunicazione.
Costretto, anno dopo anno, a tagli al budget , ha pensato di risparmiare sull'immagine. Ma in un mondo dove l'apparire sovrasta l'essere, e le notizie si bruciano in nanosecondi, non è pensabile pubblicare sul sito ufficiale, solo il giorno dopo, la cronistoria di una gara del nostro massimo campionato. Ai posteri questa lacuna da colmare.

(da Motosprint n.49 - 05/11 dicembre 2017)

------------------------------------------------------------------------------------------