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FOLGARIA, SEDE IDEALE

La Due Giorni trentina può rientrare nel progetto delle classiche di Tarres

Poche settimane fa abbiamo proposto in questa rubrica il progetto dell'ex pluri-iridato Jordi Tarres di un Mondiale riservato alle classiche: la Trial League. E’ subito nato interesse ed abbiamo ricevuto telefonate e messaggi per saperne di più. A oggi non ci sono aggiornamenti, ma possiamo esaminare dove sul nostro territorio potrebbe venire organizzata una prova di questo circuito internazionale, complementare all'attuale Mondiale.

La gara indicata dal campione spagnolo è la Due Giorni Della Brianza, da lui vinta tre volte: dal 1987 al 1989 sull’italiana Beta, ma da due anni a questa parte la classica brianzola si presenta con una formula che non corrisponde più alle caratteristiche di giro unico, con zone da percorrere una sola volta. Una forzatura dovuta a recenti complicazioni nella legislazione regionale.
Un’altra classica famosa è la Due Giorni Della Valtellina, che però vive un periodo sabbatico, dovuto principalmente a necessità lavorative del presidente del sodalizio organizzatore. Sappiamo che all'interno del club, uno dei principali sostenitori, nonché esperto tracciatore del percorso di gara, Dario Cantoni, continua a sperare in un prossimo ritorno.
Dove invece continua ad esserci un costante appoggio a questo tipo di gare è in Trentino con la Due Giorni di Folgaria. Fa parte dell'Italiano Moto d’Epoca, ed alla domenica, sul medesimo percorso, convive con una prova del Regionale Triveneto, quindi non mancano i posti per tracciare zone con difficoltà maggiori. Gode della massima collaborazione da parte del comune di Folgaria: la partenza è in pieno centro, le operazioni preliminari sono in Municipio, i piloti percorrono una larga scalinata ed attraversano un’area pedonale, sotto gli occhi increduli dei “puristi” della montagna. La realtà, come ci ha spiegato Ugo Alberti, deus ex machina dell’organizzazione, è la forte influenza che ha l’associazione degli esercenti: nella data scelta - metà settembre - riempire alberghi e ristoranti del posto fa sempre gola, poco importa se è per uno sport un po’ malvisto tra gli ecologisti.

La formula di gara è di due giri di 10 zone ciascuno su differenti versanti per evitare le code dovute alla doppia gara di domenica: quelli delle moto vecchie percorrono per primi un giro, quelli del regionale l’altro. Al termine si torna al paddock, così non si rende obbligatorio il pasto di metà gara – un must nelle classiche francesi, ma non sempre gradito da noi – per fare benzina e ripartire per quello seguente.
Per ora dunque potrebbe essere l’unica con i requisiti per la League di Jordi, ma dato che il progetto è in stand by e da noi c’è chi ha nostalgia del Trofeo Marathon - nato apposta per promuovere gare di più giorni su questo modello - chissà che con i nuovi venti che tirano in federazione, non s’improvvisino nuove organizzazioni…  

(da Motosprint n.11 - 13/19 marzo 2018)

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