DOPO GUBBIO, LA RIVOLUZIONE
In Umbria, via al campionato italiano: dalla seconda gara si cambierà formato
Palla al centro? No, prova al centro: la prima, a Gubbio, in provincia di Perugia. E' quasi una consuetudine iniziare il Campionato Italiano Outdoor con una gara nel centro Italia. E' accaduto tre volte negli ultimi quattro anni, così come nel primissimo anno in cui questo sport aveva raggiunto una connotazione nazionale, il 1975. Il battesimo della prima prova toccò a Terni: ci fu un tempo infame, pioggia e neve nella parte alta del percorso ed il risultato sorprese tutti. I piloti piemontesi a quei tempi facevano il vuoto e Favoriti risultavano due torinesi: l’esperto Giovanni Tosco e l’allievo Albino Teobaldi, entrambi prime guide Ossa. Ma la prima vittoria la strappò un altro torinese, Giuseppe Bartorilla, detto “Pippo”, in sella alla Bultaco, con ben 69 punti totali. Teobaldi occupò la piazza d’onore, mentre terzo risultò Michele Craviotto (Bultaco), Appena fuori dal podio Tosco, in seguito primo campione italiano.
La scelta della prima prova a quella latitudine è spesso dettata dall’occasione di trovare un clima più favorevole e per il club organizzatore c’è sempre la speranza di un maggiore numero di piloti: di solito sono tanti all’inizio, pochi alle ultime prove.
Domenica prossima la storica cittadina umbra in cui San Francesco ammansì il lupo, darà il via alla 44° edizione del nostro massimo campionato. Identica sorte era toccata al sodalizio locale, moto club Trial Gas e Frizione, nel 2015.
In quell’occasione stravinse, Matteo Grattarola su Gas Gas. Totalizzò solo due punti complessivi nelle tre tornate di 10 zone ciascuno della gara. Grattarola vinse la sua ottava consecutiva, la prima del nuovo anno. Oggi è imbattuto da 28 gare, cioè 4 stagioni complete ed ha già dimostrato di aver assorbito il cambio di marca. Tanto che in Brianza non ha fallito il suo primo appuntamento outdoor alla guida della Montesa del Team Sembenini. Ma nella classica lombarda mancavano all’appello i suoi principali antagonisti. Luca Petrella (TRS), numero due in Italia e Gianluca Tournour che ora ha preso il suo posto come prima guida nel Team SPEA Gas Gas Italia. Si prevede dunque un’avvincente battaglia.
Probabilmente si tratterà dell’ultima applicazione della formula di tre giri con 10 zone. Il nuovo responsabile del Comitato Trial, Francesco Lunardini, sta valutando di soddisfare la richiesta di Case e piloti di accorciare la durata della gare, anche per favorire i media . Già dalla prova successiva si dovrebbe passare ai due giri con 12 zone, che permetterebbero una chiusura entro le 16 in linea con quanto accade nel Mondiale ed Europeo. Era ora !
(da Motosprint n.12 - 20/26 marzo 2018)
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