Una specialità senza piste permanenti concede grande spazio alla creatività
L’arte di tracciare. Nel Trial la vena artistica è tra le doti richieste alla persona a cui viene affidato, dal Moto Club organizzatore di una gara, il compito di definire le zone. Il “tracciatore” - o responsabile zone - è sempre uno soltanto: tutti hanno il diritto di esprimere opinioni, e proporre ostacoli e traiettorie, ma poi uno soltanto deve decidere, uno soltanto si prende i meriti o le critiche.
Tracciare significa in primis individuare aree naturali che, opportunamente disboscate, possano trasformarsi in zone controllate o sezioni. Sì perché il Trial non ha un circuito permanente e anche se le classiche più famose ripropongono più o meno gli stessi tracciati, sulle bandierine che delimitano le “porte” all’interno delle zone c’è ampio margine di cambiamento.
Una volta individuata e ripulita l'area, si passa alla fase più importante. In quasi tutte le gare, oggi, ci sono almeno tre livelli. Si devono individuare le porte attraverso cui i piloti devono passare: lo si fa piantando a terra dei paletti di legno o del fil di ferro dopo aver perforato la roccia sui quali si vanno poi a “pinzare” le bandierine a forma di freccia che delimitano la porta. I colori sono abbastanza standardizzati anche in campo internazionale: si va dal bianco, giallo, verde, blu e rosso, in ordine crescente di difficoltà.
E' dall’esperienza del tracciatore che dipende la riuscita stessa della gara. L’ostacolo che viene circondato dalle due bandierine deve essere adeguato al livello del pilota che lo dovrà affrontare. Il più bravo lo farà agevolmente senza appoggiare i piedi a terra, il meno bravo dovrà arrabattarsi per passare. Ovvio che non tutte le ciambelle riescono col buco. Nella lunghezza di una gara, supponiamo con 12 zone, ognuna con almeno 2 porte dello stesso colore, ci può stare qualcosa di troppo facile o di troppo difficile.
Non fatevi ingannare dalle gare con quattro o cinque livelli. Non c’è mai realmente bisogno di trovare 4 o 5 passaggi del tutto differenti nella stessa zona. Spesso alcune porte sono “multicolore” cioè con frecce di più categorie. Esempio se tra una categoria con frecce bianche ed una con frecce verdi si volesse inserire una con frecce gialle. Per semplicità supponiamo che in ogni zona, ci siano due porte dello stesso colore. Basta aggiungere due porte gialle : una nella porta più difficile delle due bianche ed una in quella più semplice delle verdi. Per chi vuole leggere tra le righe c'è sempre il vecchio adagio: “a buon intenditor, …”.