Gestire un imprevisto in luoghi isolati è complicato quanto determinante
Il sapersi comportare adeguatamente e con la giusta freddezza può spesso salvare una vita. Vi potrà sembrare strano che nel Trial venga toccato questo argomento, molto più d'attualità per chi va sulle strade, con i mille pericoli causati dagli automobilisti distratti. Tuttavia un incidente nel traffico rispetto ad uno in sperduta montagna, se proprio si potesse scegliere, è di più facile gestione. Si chiamano i soccorsi e, se addirittura in quel preciso istante un medico stava transitando, un primo intervento è garantito.
Ma se invece ci si fa male in un posto isolato? Dove il cellulare non prende?
E’ accaduto di recente, per fortuna con un lieto fine, ad un appassionato di Trial e di Enduro, il cinquantottenne Roberto Natta di Torino, padre di Cristian, pilota autore di brillanti risultati in entrambe le specialità.
L'incidente gli è capitato sulla moto da Enduro, ma la dinamica si sposa perfettamente con chi pratica il motoalpinismo con moto da Trial.
Con altri otto amici stava divertendosi nel classico giro del sabato, spesso in zone alpine poco affollate. In un tratto insidioso che prevedeva un salitone di discreta pendenza, il gruppo si era fermato alla base e procedevano uno alla volta per affrontare la salita.
Inavvertitamente, il suo predecessore aveva urtato un tronco d'albero a terra che spostandosi era andato ad ostruire il sentiero da risalire, una parte non visibile a Roberto, che lo ha investito in pieno. Un ramo di quel tronco gli è penetrato nella parte alta destra del torace, dopo aver impattato contro la pettorina di protezione. Schizzi di sangue alti e paura per tutti.
Roberto è rimasto cosciente ed ha tenuto premuto il ramo, sul petto, senza assolutamente cercare di estrarlo. Parte degli amici sono andati in cerca dei soccorsi perché i cellulari non prendevano, trovando anche una radura dove potesse atterrare l’elicottero del 118, che in men che non si dica è arrivato. La dottoressa che gli ha prestato i primi soccorsi si è complimentata con il gruppo per la lucidità con cui ha gestito l'incidente.
Il ramo ha forato “sgonfiando” completamente il polmone destro, ma fortunatamente non ha leso l' aorta, tanto meno il cuore. L'impatto avvenuto centralmente è stato affievolito dalla pettorina ed il ramo è scivolato sulla parte destra da dove si è conficcato.
Con tanto spavento e con un mese di stop forzato Roberto è recentemente tornato in moto ed ha ripreso il giro del sabato. Un finale da favola una volta ogni tanto!