I GRANDI PUNTI DI RIFERIMENTO
Dalla tradizione inglese dello Scott alla Due Giorni del Ventoux in Francia
E’ molto importante quando si vuole organizzare una gara di un certo livello la scelta della collocazione temporale, che deve poi restare fissa negli anni. E’ una condizione necessaria ma non sufficiente, direbbero i matematici, perchè comunque ci vogliono una serie di caratteristiche accattivanti per i piloti a cui ci si rivolge, soprattutto se l'evento non fa parte di alcun campionato.
Il week-end di metà ottobre è appuntamento fisso di. due importanti manifestazioni in luoghi diametralmente opposti. Gli eventi non sono in competizione fra loro perché destinati ad appassionati differenti: moto moderne e moto storiche. Nell’estremo nord dell’Inghilterra, quasi in Scozia, lo Scott Trial, nel sud della Francia la Due Giorni del Ventoux.
La prima è una delle gare più antiche ed è considerata la più dura al mondo. Un solo giorno, che a metà ottobre a queste latitudini, riesce sempre ad abbracciare le più svariate condizioni atmosferiche. Una distanza da paura: 80 miglia di giro unico, nel quale sono inserite ben 77 zone. La sua caratteristica è che il tempo totale di gara lo decide il pilota che arriva prima. A partire infatti dal più veloce, tutti gli altri subiscono penalità di tempo che vanno a sommarsi ai ”piedi lasciati” nelle sezioni Un’altra peculiarità è che nelle zone quasi mai vi transita un solo pilota. Sono tanti i giudici, proprio per seguire più piloti contemporaneamente. L’edizione di quest’anno se l’è aggiudicata il sempreverde Dougie Lampkin. Dei 200 partiti, soltanto 80 hanno concluso.
Molto più accessibile la seconda. In Francia i partenti sono ogni anno addirittura 360. E’ una gara soltanto a squadre e ogni team è composto da tre piloti. Le moto devono essere a due ammortizzatori e sono divise in tre fasce di età. Le più vecchie hanno uno “sconto” di penalità del 20%, le più moderne un aggravio della stessa percentuale. Sempre tre sono le categorie ed i giri da compiere, ma questi sono tutti differenti. Diciotto zone in tutto: sei per ciascun giro. Colore verde per la facile blu per la media e rosso per la difficile. A seconda della categoria l’ordine in cui si devono compiere i giri cambia. Una intelligente soluzione per evitare le code. I più famosi campioni del passato vi hanno partecipato. Quest’anno, per esempio, è tornato un certo Mick Andrews. Curioso come in quest'edizione una squadra composta da Giles Burgat, Thierry Michaud e Jaime Subirà, chiamata ironicamente “les debuttants”, ha concluso solo al quinto posto nei rossi.
(da Motosprint n.44 - 30 ottobre/05 novembre 2018)
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Dougie Lampkin alla Scott
Emma Bristow alla Scott
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