Ad Asiago, un'iniziativa da esportare: e c'è pure il bronzo olimpico Tumolero
Spesso mi capita di incontrare vecchi amici o conoscenti, che si ricordano della mia passione del Trial e mi chiedono se sia sempre viva . Alcuni di loro l' hanno anche praticato in gioventù. Poi la conversazione prosegue quasi sempre con la tipica affermazione, formulata per giustificare l'abbandono: “Non si può più andare da nessuna parte!”.
Quanto mi fanno arrabbiare queste sentenze, frutto di luoghi comuni riportati quasi sempre per celare altre motivazioni – sacrosante per carità - tipo la famiglia, il lavoro, e via dicendo. Ma che il Trial non si possa più praticare se non da fuorilegge è del tutto inesatto. Ovvio che chi era abituato a scorrazzare ovunque avrà patito dover limitarsi a certe aree, ma è anche giusto confrontarsi con l'ambiente ed accontentarsi di ragionevoli compromessi.
Un esempio da seguire ci viene raccontato dall'appassionato vicentino Ivo Gloder e dall’amico ex pilota triveneto e nazionale Federico Gianesini. Da amanti della montagna, affascinati delle bellezze dell'Altopiano dei Sette Comuni, volevano entrambi che anche il Trial entrasse fra gli sport praticati alla pari dello sci di fondo e salto, hockey, pattinaggio su ghiaccio, mountain bike o equitazione. In quattro e quattr'otto si sono informati presso il comune di Asiago su quale procedura seguire. La prassi prevedeva la richiesta di un gruppo ed ecco allora nascere l'ASD Trial Altopiano Sette Comuni: una trentina di persone, tra le quali Nicola Tumolero di Roana, bronzo olimpionico di pattinaggio in Corea, che appena può si concede qualche giro sulla sua Sherco.
Ma la chicca è nel formulare una domanda ricca di validissime motivazioni. A partire da una spiegazione dettagliata su cosa sia il Trial e del suo impatto ambientale: gomme tassellate, rumore impercettibile, velocità ridotte. Per poi accennare agli aspetti economici con i vantaggi che ne potrebbero trarre gli addetti al turismo, oltreché chiunque abbia un esercizio commerciale. L'area individuata infatti si presta molto ad ospitare scuole della specialità, perchè presenta diversi ostacoli tipici che i trialisti si scelgono nelle loro “sfide”.
Qualche incontro fra Associazione e Comune, per definire meglio le responsabilità in caso di danni o incidenti e la necessaria affiliazione ai fini assicurativi presso un ente riconosciuto dal CONI, e il gioco è fatto. E stiamo parlando dell'Altopiano dei Sette Comuni, una delle bellezze più rinomate delle Prealpi vicentine. Volere è potere...ogni tanto!