L'ADDIO FORZATO DI CABESTANY
Nonostante le Top 5 iridata lo spagnolo è rimasto senza moto: e ha detto basta
Dopo 22 stagioni ad altissimi livelli, Albert Cabestany ha detto basta. L’annuncio, il pilota spagnolo, lo ha dato attraverso un video pubblicato su Youtube, girato sugli scogli di Tarragona, sua città natale e di residenza.
Tale svolta è arrivata pochi giorni dopo che la Beta aveva presentato i piloti ufficiali 2019, tra lo stupore generale visto che non c'era il suo nome: e si parla del pilota che nell’ultima stagione, affrontata in coppia con l'inglese James Dabill, è stato lui di gran lunga il migliore della Casa fiorentina con un più che onorevole quinto posto, nonostante i suoi 38 anni, L'inglese, invece, ha concluso settimo.
Le sue parole d'addio hanno lasciato una sensazione di rammarico per una decisione forzata, come se in cuor suo Cabestany sentisse di poter correre ancora a questi livelli. Lo spagnolo aveva già patito l'anno precedente l'esclusione dal circuito dell'X-trial, nonostante fosse stato campione del Mondo nel 2002, e vice-campione per sette anni, con ben 18 GP vinti nel palmares, alcuni già nell'era della onnipotente Toni Bou. Il suo rancore, però, l'aveva incanalato nel desiderio di rivalsa: tornato alla Beta, ha dimostrato di poter fare ancora molto bene. Nel GP d'Andorra dello scorso campionato è arrivato secondo, battuto solo da Bou. Tuttavia ciò non è bastato per ottenere un buon contratto: l’età non l' ha aiutato, in questo mondo che non fa sconti, né riconosce i meriti sportivi. Le sue intenzioni sono di non abbandonare l'ambiente, probabile che lo si vedrà in qualche altra veste.
Del resto Cabestany nel Mondiale si è distinto per una guida molto elegante ed al tempo stesso fruttuosa. Mai correzioni improvvise o salti azzardati. Tutto pianificato e ponderato. Un pilota molto riflessivo e capace di indirizzare la moto a suo piacimento.
Aveva iniziato a correre il Mondiale con la Beta nel 1997, dovendo però attendere due anni per ottenere i primi punti con la Gas Gas. Tornato alla Beta nel 2000, ha vinto il suo primo gran premio quell'anno proprio in Italia a Pila in val d'Aosta. Dal 2005 al 2017 ha vestito i colori della Sherco, e solo nell'ultimo anno è sceso al settimo posto. Prima aveva collezionato terzi e quarti posti finali con vittorie di gran premi.
Nella stagione 2018 è apparso ringiovanito per il nuovo ritorno alla Beta e la sua costanza di risultati ad alto livello l'ha premiato con la quinta piazza. Per 15 volte è stato iridato a squadre nel Trial delle Nazioni con il team spagnolo. Si congeda con ben 309 gran premi disputati. Quanti potranno fare meglio?
(da Motosprint n. 1 - 01/07 gennaio 2019)
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