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LA PROMOZIONE E' ACROBATICA

I numeri dello Show Action Group aiutano la divulgazione della specialità

Compie trent'anni il gruppo di Trial Acrobatico, Show Action Group: vanta più di mille esibizioni in occasione di fiere, saloni, manifestazioni sportive, feste di paese, gare stesse di Trial di un certo livello. L'ideatore è il sempreverde ex-pilota di Calizzano (SV), Sergio Canobbio, oggi sessantenne, ma solo anagraficamente, visto che la sua passione gli dà la forza per continuare a cimentarsi in evoluzioni da capogiro.
Uno show con tre piloti – che magari al pubblico appaiono come tre pazzi – e una pedana a forma di trapezio alta una decina di metri. I due compagni di Canobbio nell'arco di questi 30 anni sono cambiati diverse volte: l'ultimo trio è composto ovviamente dal “capitano”, poi due piloti ventottenni dal passato glorioso: Simone Staltari e Matteo Cominoli.

Entrambi hanno avuto momenti d'oro nel Trial anche a livello mondiale, pur se nelle categorie minori, militando nel Team Italia Giovani. Per loro, entrare a far parte dello Show Action Group è stato un modo di continuare a divertirsi, con un certo tipo di Trial. A differenza del difficile cammino che consente a pochissimi di diventare professionisti, qui è possibile avere una moto in uso - ora la Gas Gas, attraverso l'importatore italiano - e guadagnarsi qualcosa.
Gli spettacoli non durano più di 25-30 minuti, spesso ripetuti tre volte nell'arco della giornata. Il pubblico non paga: il loro compenso, i protagonisti lo traggono da accordi con l'organizzatore dell'evento, dato che contribuiscono a renderlo di maggior richiamo. Fanno acrobazie usando la pedana, anche il back-flip fa parte del loro repertorio, ma soprattutto tendono a coinvolgere il pubblico. C'è sempre uno speaker: quando libero da impegni il torinese Roberto Billetto (Roby Billy per gli amici) ricopre questo ruolo, oltre a riprendere con videocamera e provvedere poi al montaggio, sempre in modo molto ironico.
Ultimamente il trio, oltre a esibirsi sulle moto da Trial, utilizza per le impennate di rito, anche un Quad grazie al quale trova sempre una ragazza tra gli spettatori che prova il brivido di fare da passeggera. Come si vede sulla loro pagina Facebook.

Del resto, i primissimi Trial indoor contemplavano un numero: far sdraiare per terra un certo numero di persone, che venivano “saltate” dal pilota di turno. E il pubblico è sempre rimasto a bocca aperta, come quello che va all'X-Trial mondiale. Se gli si parlasse delle mille sfaccettature del Trial, che permetterebbero anche a lui di praticare o almeno di provare a...

(da Motosprint n. 13 - 26 marzo / 01 aprile 2019)

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