Piloti, manager, concessionari: quattro generazioni votate all'off-road
Se in Piemonte il pioniere del Trial per eccellenza può essere considerato Giovanni Priotti, pilota e concessionario legato in primis alla Montesa dell'epoca d'oro – a cui è già stato dato spazio in questa rubrica tempo fa – in Veneto e Trentino spopola la famiglia Sembenini: quattro generazioni di piloti super appassionati di tutte le discipline motociclistiche.
A partire da Gino Sembenini Senior, (1902-1981) che ha avviato il business di vendita moto, oggi in mano al nipote Gino e la moglie Michela, titolari di una concessionaria di moto Honda a Riva del Garda. Un punto vendita affiancato dal negozio di abbigliamento moto del fratello di Gino, Piero. Ma fermarsi al commercio sarebbe sbagliato: i Sembenini hanno avuto nel sangue la passione per le corse e i rappresentanti delle quattro generazioni si sono cimentati in competizioni, anche con considerevoli risultati.
A scoprire il Trial è stato Luciano, figlio di Gino senior. Erano gli anni 60, Luciano amava leggere le riviste inglesi, che all'epoca erano all'avanguardia per il fuoristrada. Acquistò una Ossa 250 MAR dalla signora Borgarello di Torino , importatrice del Marchio spagnolo, e subito decise di provare a vendere queste straordinarie moto nella sua zona. In breve vinse il campionato regionale (1973) e corse qualche gara del Campionato Europeo. Poi passò alla Montesa Cota 247 e da lì nacque un amore, che ancora oggi permane.
Luciano ha 86 anni, ma passa volentieri il suo tempo in negozio e, quando i figli lo portano, è felicissimo di calcare ancora i campi di gara. Divora riviste del settore, con un occhio di riguardo alla nostra. E' merito suo se è nato il team che supporta Matteo Grattarola pluri vincitore nel 2018. E' sempre lui che sprona il figlio Gino a continuare, nonostante il sempre meno florido mercato di questo settore.
La sua maggiore preoccupazione è che il piccolo nipote Pietro - figlio di Piero - un altro ex pilota mondiale degli anni 80 – interrompa la tradizione corsaiola. Pietro ha esordito l'anno passato nella gara Youth dell'Europeo di Santo Stefano d'Aveto, ma di fronte a zone un po' troppo dure per il suo livello, si è scoraggiato. Eppure in un bellissimo libro fotografico che la nuora Michela ha composto con tutti i più bei ricordi della stagione, compare anche lui intento ad affrontare un masso con la grinta tipica della famiglia. Nonno Luciano spera in cuor suo che Pietro ci riprovi: non vuole rassegnarsi a vedere il nipotino mischiato fra gli zombi 24 ore su 24 sullo smartphone...