Aya Nishimura è tra i nomi più attesi del doppio appuntamento di Motegi
Nel prossimo week-end si disputerà per la ventesima volta consecutiva il gran premio del Giappone, nuovamente nel circuito Twing Ring di Motegi, nord di Tokyo. Come era accaduto l'anno passato , ma questa volta ristretto alla categoria superiore, entreranno in scena le specialiste femminili. Per le migliori trialiste al mondo sarà un nuovo inizio stagionale nel Paese del Sol levante, con due gare delle cinque previste per l'assegnazione del titolo. Una al sabato e una alla domenica, come succedeva in tutti i gran premi qualche anno fa, oggi soltanto nelle trasferte transoceaniche. Anche quest'anno si cimenterà di fronte al suo pubblica, la “veterana” tre volte campionessa nipponica Aya Nishimura.
Non lo rivela nel profilo Facebook e quindi non vi facciamo sapere i suoi anni, ma possiamo assicurarvi che è in linea con l'età media dei campioni nipponici del momento, che sono da una dozzina d'anni sempre gli stessi. Infatti la prima tappa del loro campionato ha visto Fumitaka Nozaki, precedere Kenichi Kuroyama, entrambi su quel prototipo Yamaha 250 4 tempi mai commercializzato, con Tomoyuchi Ogawa, campione in carica su Honda, terzo.
Aya è di quella leva, anche se il suo viso sempre giovane non lo farebbe trasparire. Il suo battesimo nel Trial risale a più di vent'anni fa, quando ancora non esisteva un campionato nazionale femminile e doveva confrontarsi con gli uomini. Neppure la sua Federazione ha mai creduto nel mondo femminile: lo dicono le rare presenze di un squadra al Trial Delle Nazioni.
In quegli anni la stella mondiale era la spagnola Laia Sanz, oggi ancora lucente nei Motorally, soprattutto nella Dakar. Il confronto con la numero uno orientale, Nishimura non si riusciva a combinare. Tradizioni di famiglia giapponesi e quell'aiuto venuto a mancare di sponsorizzazione lo fecero posporre al 2004 a Cordoba. Nelle seconda di due prove del mondiale, la Sanz l'aveva battuta, solo quinta fu la Nishimura. Meglio di lei la compatriota Marico Hagiwara, seconda; le partecipanti furono ben 36! Alla competizione a squadre del giorno successivo la compagine giapponese fu battuta solo dalla Francia per la discriminante degli zeri, mentre la Spagna, sebbene forte della Sanz nel ruolo di capitano, si piazzò al terzo posto.
Nishimura vorrebbe congedarsi dal Circus iridato con qualcosa di meglio dell'ultimo posto del 2018, ma è consapevole di quanto il livello si sia ormai alzato e di quanto l'età che avanza possa influire...