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2019, FUGA DAL MONDIALE

Interesse e spettatori sono in calo, urge una riflessione per capire i motivi

Il Mondiale non interessa più come una volta e ogni anno si registrano meno spettatori, salvo rarissime eccezioni. E' un argomento che abbiamo già trattato, perchè è stato una costante delle ultime stagioni. Ora ci ritroviamo di fronte semplicemente a un ennesimo segnale di questa involuzione. La testimonianza dell'esordio a Pietramurata ci costringe di identificare le ragioni che hanno tenuto a casa la maggioranza dei Trialisti, perchè solo analizzando a fondo i motivi, si possono individuare soluzioni migliorative.

Innanzitutto il Promoter - oggi destituito, ricordiamo, con uno scioglimento del contratto dopo due anni, anziché tre, per divergenze di obiettivi, come da voce FIM - aveva imposto l'organizzazione nella stessa località per un minimo di tre anni. Dietro tale vincolo c'era il tentativo commerciale di creare un evento, capace poi di crescere e rendere dal punto di vista economico. Ma il ragionamento può filare soltanto se si investe sul battage pubblicitario: quei bombardamenti che stendono i consumatori ma che raggiungono vaste platee e ne scatenano anche la curiosità.
Gli spot televisivi o anche soltanto radiofonici hanno però costi proibitivi per uno sport sempre troppo di nicchia. Se non si raggiunge il pubblico fuori del Trial, il solo universo dei trialisti non è sufficientemente, quando lo spettacolo proposto è ripetitivo. La rotazione nell'assegnazione della prova aveva il suo fascino: creava aspettativa nei Moto Club papabili organizzatori, che si prodigavano a mettere sul piatto il meglio delle loro capacità, dirigendo eventi propedeutici per raggiungere l'obiettivo finale: l'evento più ambito, una tappa del Mondiale. L'iter passava attraverso la buona riuscita di una gara di Campionato Italiano, poi magari di Europeo.

Con l'assegnazione permanente, molti Moto Club di prestigio si sono sentiti demotivati, al punto da perdere parte dell'interesse nel presenziare. Altrettanto quelli che avrebbero l'ambizione di proporsi in futuro, perchè non esiste più una rotazione meritocratica.
L'Italia non è il Giappone, dove per poter fare correre le moto senza targa , fanali e indicatori di direzione, le gare devono svolgersi in spazi chiusi e quindi da sempre mondiale Trial è sinonimo di circuito Honda di Motegi . E senza togliere nulla all'ottimo Metzeler Off Road Park di Pietramurata, i cui gestori hanno svolto un lavoro notevole e lodevole, il pubblico italiano sembra voler cambiare...

(da Motosprint n. 24 - 11/17 giugno 2019)

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