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IL GIAPPONE NUOVA FRONTIERA

L'evento di Osaka racconta due verità: il Trial piace in città e nel Sol Levante

I giapponesi ci copiano l'Urban Trial? Difficile dire chi l'abbia scoperto prima, perchè varie forme di gare, con zone stile “indoor”, allestite nelle città, sono state tentate in diverse parti del Mondo. Poco importa in fondo conoscerne la reale paternità, il denominatore comune è il grande successo che questi eventi ottengono ovunque.

Recentemente si è svolta la seconda edizione del “City Trial” di Osaka ,di fronte a più di 8000 spettatori e sappiamo per certo che i giapponesi non tendono ad alterare i numeri, come invece accade in Europa. Osaka, la seconda città in Giappone per numero di abitanti, ha ospitato la gara nel parco di Tsutenkaku, dove venne organizzato l'Expo internazionale nel 1970 e dove verrà replicato nel 2025. L'ingresso era libero, proprio per coinvolgere il maggior numero di persone, anche chi era in quel quartiere per una semplice passeggiata.
Ed è questa la potenza dei Trial in città. Raggiungere la gente comune, che mai si sognerebbe di andare in un'arena o peggio ancora di “scarpinare” in montagna per inseguire piloti su percorsi impervi. Quello potrebbe essere il passo successivo, se il primo incontro dovesse essere gradito. Nuovamente a metà fra sport e show puro, un po' come erano i primi Trial indoor dimostrativi, sempre accettati con sospetto dai puristi della specialità, non possiamo negare quanto sia d'impatto vedere i migliori specialisti saltare su ostacoli artificiali, con sullo sfondo la skyline di Osaka.

La cornice di pubblico è stata strepitosa, del resto a smentire la nostra riflessione sulla scarsa partecipazione alla prova mondiale italiana, ci hanno pensato i nipponici. Quelli che, con la pazienza e l'educazione che li contraddistingue, continuano a popolare il circuito Twin Ring Motegi, che ospita la MotoGP ma anche il TrialGP.Tradizioni e mentalità li rendono unici. Non abbastanza comunque da non gradire l'invasione in città di un grande evento di Trial.
Alla pari dunque di quanto da noi è stato apprezzato in Vado Ligure e Varazze, con le dovute proporzioni s'intende, il Trial che va in città, entusiasma. Siamo consapevoli degli sforzi organizzativi che queste gare comportano e quindi non tutti i moto club hanno le risorse per poter tentare, ma se si mettono da parte antichi campanilismi e stupide rivalità, chissà che coalizzandosi non si possano ottenere vantaggi per tutto l'ambiente...

(da Motosprint n. 26 - 25 giugno/01 luglio 2019)

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photos by Shizenyama.com

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