UN'IDEA DEGNA DI PIU' SUCCESSO
Poche adesioni: lo stage per Trialiste di Pragelato deve cambiare volto
Se le donne stanno a casa, i maschietti le sostituiscono. Lo Stage femminile internazionale indetto dalla FIM, in accordo con la Federazione Italiana, esclusivamente per il mondo femminile legato al Trial ha dovuto, suo malgrado, trasformarsi in un allenamento collegiale di promettenti ragazzi coinvolti in questo sport. Il motivo è molto semplice: le ragazze non hanno aderito e gli accordi presi con la località scelta si sono dovuti rispettare comunque. Pragelato, uno dei comuni “olimpici” di Torino 2006 non avrebbe gradito una disdetta. E' infatti una delle poche municipalità in Italia che nutre una particolare simpatia per il Trial. Esiste un percorso motoalpinistico che si snoda fino al Moncrò (2600 mt), oltre a quattro differenti aree naturali su cui disegnare delle “zone” ed un Trial Park nel contesto di un centro sportivo super attrezzato con ristoro ed alloggio. E' anche la sede estiva della scuola di Trial “I Piccolotti” da diversi anni.
Lo stage era in programma dal 6 all' 8 agosto ed era stato pianificato da mesi. Alla data di chiusura delle iscrizioni, metà luglio, c'erano soltanto due adesioni da parte del gentil sesso: entrambe italiane.
Lo stage si rivolgeva a ragazze provviste di licenza, ha così dovuto cambiare volto. Sicuramente uno scenario dovuto a un problema di assicurazione. Ma un limite che riduce l'universo da cui attingere.
Formare le ragazze che già corrono in questo momento non è prioritario. Ne vorremmo di più, in special modo in Italia. Meglio rivolgersi a quelle alle primissime armi, e a quelle che vorrebbero provare per la prima volta.
Certo per questo non è il caso di fare intervenire la FIM, perchè il coinvolgimento di straniere è stato un flop. Parlando con due pilotesse norvegesi in gara nel mondiale ad Auron, la loro risposta è stata che lo stage di Pragelato richiede una lunga e costosa trasferta. Con giorni di ferie necessari, perchè entrambe lavorano. Non dimentichiamo che agosto è il mese di ferie per antonomasia solo in Italia. All'estero c'è molta più distribuzione dei periodi vacanzieri.
Trasferte lunghe si affrontano più volentieri per competizioni, non altrettanto per “andare a scuola”. Tutte figlie del nostro tempo. Si impara da soli, scaricando i video dal web.
Se dunque chi già va in moto è più attirato da una gara che da un istruttore che corregga i suoi errori, allora apriamo questi stage a livelli più bassi. Invitare una delle prime della classe valorizza la scuola, ma poi avanti le esordienti!
(da Motosprint n. 31 - 30 luglio/05 agosto 2019)
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