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TRASFERIMENTI E SPORTIVITA'

L'esempio della Sei Giorni di Scozia: chi “bara” viene cancellato

Quel maledetto trasferimento mi ha sfiancato! Frase ormai in disuso nel Trial dei giorni nostri. Eppure chi ha iniziato questo sport molto tempo fa si ricorderà di quanto incidesse il “trasferimento” in una gara di Trial, a tutti i livelli. Con questo termine, nel gergo trialistico, si indica la parte di percorso che intercorre fra le zone controllate, le sezioni. Siccome le penalità si rilevano solo nelle “zone”, crescendo il livello di queste ultime, il trasferimento ha perso lentamente importanza nel tempo. Anche il numero di giri da effettuarsi, poi, è passato da tre a due. Sono rimaste poche le gare nel Mondo - guarda caso competizioni che continuano a mietere un grandissimo successo – che possono vantare anche lunghi giri di trasferimento.

Recentemente mi è capitato di ascoltare le lamentele di piloti a una gara del Trofeo Amatoriale ASI in Piemonte, di fronte a un giro da ripetersi tre volte che presentava una mulattiera – per nulla pericolosa solo impegnativa per il fisico – ritenuta esagerata. Ero presente per scattare qualche foto, essendo la manifestazione a 5 km da casa mia, e ho scelto l'ultima zona del giro. Da qui ho potuto scorgere diversi partecipanti arrivare da una strada sterrata parallela alla estenuante mulattiera. Non facendo parte dell'organizzazione, non stava a me squalificarli, ma mi sembra d'obbligo ribadire, attraverso questa rubrica, quanto il loro comportamento sia stato deplorevole.
Avendo tratto vantaggio della loro maggiore freschezza, rispetto ad altri piloti più affaticati dal dispendio di energie richieste da quel tratto di discesa, hanno potuto esprimersi meglio nelle zone e magari ottenere punteggi migliori. Per questa ragione qualunque regolamento parla chiaro: dovevano essere esclusi dalla classifica. Quello che poi mi ha stupito maggiormente è che a “tagliare” non siano stati solo piloti di una certa età ma anche dei giovani e di categorie elevate.

Sperare in comportamenti sportivi equivale ormai a credere alle favole, sembra che anche nella gara della Parrocchia - per usare un eufemismo calcistico – tutti siano pronti con il coltello fra i denti. L'educazione va dunque ottenuta con maggiori controlli e severe punizioni per chi sgarra.
Alla Sei Giorni di Scozia, gara regina per i trasferimenti, chi taglia non solo è squalificato ma si pregiudica anche una partecipazione futura. Se non siamo d'accordo sulla necessità di un giro più lungo e impegnativo e preferiamo sottoporci alle lunghissime code che un trasferimento breve comporta quando i concorrenti sono numerosi, allora parliamo di un altro Trial!

(da Motosprint n. 33 - 13/19 agosto 2019)

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