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UN RESET PER LE RAGAZZE

Soltanto due azzurre al Nazioni: è necessario rivedere certi criteri?

In più di un occasione in questa rubrica abbiamo sottolineato l'importanza strategica del settore femminile. Ultimamente abbiamo denunciato una flessione nella partecipazione al nostro massimo campionato, bilanciata da un positivo riscontro a una scuola FMI organizzata in Liguria.
Tuttavia con la squadra italiana “al palo” al Trial delle Nazioni, abbiano proprio toccato il fondo! La colpa non è di Martina Gallieni infortunatasi in allenamento pochi giorni prima della gara, ma della decisione – difficile da comprendere - di iscrivere soltanto due ragazze nella squadra, quando, dalla nascita del Trofeo, l'Italia si è sempre presentata con tre.

Probabilmente sarebbe filato tutto liscio, se non ci fosse stato l'intoppo dell'infortunio: nel Trial delle Nazioni femminile contano infatti i due migliori risultati per ogni zona. Tutte le squadre, tranne la Svizzera che ha esordito quest'anno, si sono presentate, come di consueto, con tre componenti. La FMI sceglie chi si guadagna il diritto di partecipare con un criterio oggettivo: le prime tre al campionato italiano a una certa data. Terza sarebbe stata Emanuela Spadoni, ma non è stata convocata. Forse la decisione è stata frutto dello scarso afflusso all'intero campionato: sono state soltanto quattro ad affrontarlo in toto.
Proprio questo dovrebbe indurre a obbiettare che forse il livello “giallo-verde”, in cui corrono, è troppo elevato. Non si deve fare riferimento alla prima in classifica. In Gran Bretagna, nel nazionale femminile sono una trentina le partecipanti, suddivise in otto categorie, con tre livelli distinti. Emma Bristow – sei volte iridata e campionessa in carica - non vi partecipa, perchè il suo skill è troppo elevato: se si tracciasse per lei, le altre non potrebbero divertirsi. Quando le donne iniziarono a correre nel Campionato Italiano maschile, c'era un percorso in più, il “rosa”, di difficoltà inferiore al “giallo”. Possibile che ora siano stati fatti tutti questi progressi da farle correre a un livello superiore al giallo, ossia ai TR4? Se una ragazza, o due se lo possono permettere, si scoraggia sul nascere ogni altra partecipazione.

E' tempo di meditare e rimboccarsi le maniche per ricominciare. L'occasione potrebbe essere una maxi scuola in procinto di venire organizzata dal gruppo di Sara Rivera in dicembre. La location sarà il Campo Trial Pro Park di Ceranesi, ideale perchè, essendo a ridosso del Mar Ligure, riserva spesso temperature miti. Alle partecipanti è richiesto soltanto un certificato medico, non importa se si è licenziati con la Federazione o Enti di Promozione.

(da Motosprint n. 42 - 15/21 ottobre 2019)

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