L'evento attira gli addetti ai lavori e affascina i neofiti della specialità
L'edizione numero 19 della Montesada ha rinnovato la tradizione di una grande festa di fine stagione che radina non solo possessori di moto del noto Marchio spagnolo - ai quali è riservata una gara con tre categorie distinte – ma anche buona parte del mondo del Trial catalano. E in quest'occasione, essendo stata abbinata al lancio del modello Cota 301RR, anche giornalisti e rivenditori stranieri.
Doversi fare largo fra la folla per scattare qualche foto e finire immancabilmente a lavorare in zona, a contatto con i piloti e showman, è stata un'emozione forte. Presente un quintetto di tutto rispetto, che strappava applausi per i fuori programma. Dal 26 volte iridato Toni Bou, al sempreverde, medaglia di bronzo dell'ultima stagione, Takahisa Fujinami, al nostro numero uno Matteo Grattarola, fino al neo iridato in Trial2 Gabriel Marcelli e al sempre in forma Francisc Moret.
Perchè la gente si divertiva? Perchè i piloti scherzavano con loro, perchè lo speaker li incitava, perchè se non superavano l'ostacolo, riprovavano immediatamente dopo, perchè tutto si svolgeva in un clima goliardico e di assoluto relax. E' proprio qui il nocciolo. Il divertimento prevale su tutto. Non c'è l'ansia da prestazione insita negli appuntamenti che contano.
E' stato uno spettacolo non solo per un pubblico di stampo trialistico: vi erano anche famiglie con bambini entusiasti e non annoiati come avviene spesso nelle lunghe attese fra un giro e l'altro delle gare importanti. Tutto si è svolto in mattinata – che in Spagna si chiude alle 14, non dimenticate – e a seguire un'allegra grigliata con vino e cerveza a volontà.
La festa si è svolta all'interno della cittadina di Tona, 60 km da Barcellona verso le montagne, con il coinvolgimento, volente o nolente, degli abitanti e di coloro che casualmente vi transitavano. Presente anche un “fettucciato” in un giardino del Comune, allestito per far provare ai giovanissimi le moto elettriche.
Ma non è soltanto la Montesa che nell'ultimo ventennio si è concessa il lusso di organizzare party del genere. Prima di lei, la Gas Gas faceva altrettanto nella tenuta di Narciso Casas uno dei soci fondatori. Qualcosa di simile Manel Janè, proprietario della Vertigo, continua a proporre a Camprodon. La Montesada, però, si celebra in città: un elemento indispensabile per la diffusione di questo sport. Il Trial ha bisogno dei suoi campioni per farsi conoscere e apprezzare.
Scavando nel passato non ricordiamo nulla di simile sul suolo italico. “Ma non è mai troppo tardi...”, come diceva l'indimenticabile maestro Alberto Manzi.