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DUE RUOTE OLIMPICHE

Ai Giochi del 2024 la possibile svolta grazie all'espansione dell'elettrico

In questa rubrica avevamo risposto a un lettore che si chiedeva se il Trial non avesse i requisiti per l'ingresso fra gli sport olimpici, confortandolo o deludendolo, gli rivelammo che quel dilemma era già stato discusso 17 anni prima. Ma ora, grazie al Trial “elettrico”, quel sogno potrebbe diventare realtà. L'assenza di rumore e di gas di scarico potrebbe finalmente elevare una specialità sempre alla ricerca di fama.

Da un comunicato della FIM ecco la notizia di un recente incontro fra il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e una delegazione della FederMoto Internazionale per discutere del possibile ingresso del Trial-E tra gli sport olimpici. Già alle prossime Olimpiadi di Tokio ci saranno ben cinque nuovi sport, aggiunti perchè rispettano i criteri dettati dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e precisamente: sono sport per giovani, aperti ad ambo i sessi, sostenibili, spettacolari, praticati in tutti i continenti e non richiedenti nuove infrastrutture.
Portavoce della delegazione FIM, l'attuale vice-presidente, nonché presidente della Federazione francese Jacques Bollè, appoggiato in toto dal presidente Jorge Viegas e da Thierry Michaud, Direttore del Comitato Trial in FIM. L'impressione è stata molto positiva: lo stesso Tony Estanguet, membro del CIO e presidente del Comitato Olimpico dei Giochi di Parigi, ha avuto parole di merito nei confronti del Trial-E, che a detta sua soddisfa in pieno tutti i criteri. Ora la valutazione per l'inclusione o meno dipenderà da quanti altri sport si presenteranno con i giusti requisiti e da quanto la FIM sarà in grado di sostenere questo ambito progetto.
L'interesse c'è e sarebbe un grande onore raggiungere questo traguardo, perchè – come sottolinea Viegas – per la prima volta uno sport dei motori entrerebbe ai Giochi.

La decisione sarà presa dall CIO dopo le Olimpiadi di Tokio. Ma senza attendere il verdetto, il Trial-E si è anche candidato ai Giochi Mondiali di Birmingham (USA) del 2021 che raggruppano diversi sport non inclusi in quelli Olimpici e successivamente a quelli Europei del 2023.
Come abbiamo sempre sostenuto il primo limite del Trial è la scarsa diffusione: in un evento come le Olimpiadi si potrebbe finalmente sfruttare una risonanza mondiale per riprendersi lo spazio di un tempo. Tuttavia prima di festeggiare questa conquista, ancora tutta da confermare, si deve comunque “galleggiare” fino al 2024, che non è esattamente dietro l'angolo...

(da Motosprint n. 7 - 12/18 febbraio 2019)

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